Riduci il Tuo carico fiscale con il rimborso spese a forfait

Riduci il Tuo carico fiscale con i rimborsi a forfait per dipendenti e amministratori

05 maggio 2020 by Redazione Studio Bertini & Partners

Le spese di trasferta sostenute dai dipendenti o dagli amministratori possono anche non essere analiticamente documentate e dettagliatamente attestate nel piè di lista come visto nell'articolo - Come ridurre il Tuo carico fiscale con le note spese a piè di lista - perchè la normativa prevede anche la possibilità del rimborso forfettario.

Il rimborso forfettario, previsto esclusivamente per le spese di vitto ed alloggio, può essere in tanti casi comodo e conveniente per l'azienda in tutti quei casi in cui essa non abbia, per una motivazione o per un'altra, il sostenimento di tale costo specifico. Difatti in questi casi la normativa fiscale ci viene incontro prevedendo la possibilità di inserire in busta paga dei costi di rimborso forfettario non sussistendo alcun obbligo di produrre alcuna documentazione a supporto della spesa. Come sopra detto questa possibilità viene concessa per il rimborso delle sole spese di vitto e alloggio, per tutte le altre spese di trasferta, deve essere fatto il rimborso a piè di lista.

Il rimborso forfettario è completamente esente per il dipendente o l'amministratore che lo riscuote sino al limite giornaliero di € 46,48 per le trasferte in Italia ed € 77,47 per le trasferte estere. Per importi superiori scatta la tassazione del rimborso.

Tecnicamente il rimborso forfettario rimborsa per 1/3 le spese di vitto, per 1/3 le spese di alloggio e per l'altro 1/3 le altre spese di trasferta. Nel caso ci fosse la convenienza per l'azienda di rimborsare analiticamente ad esempio il vitto, il rimborso forfettario deve essere ridotto di 1/3 e scenderebbe quindi ad € 30,99 per le trasferte Italia ed € 51,64 per le trasferte estere. Nel caso venisse rimborsato analiticamente il vitto e l'alloggio il rimborso forfettario dovrebbe essere ridotto per 2/3; diversamente il rimborso analitico della altre spese di trasferta non diminuisce il valore del rimborso forfettario.

Il rimborso forfettario delle spese di trasferta deve obbligatoriamente passare sia per i dipendenti che per gli amministratori dalla busta paga e dal LUL (Libro Unico del Lavoro).

In assenza di compensi non è consigliabile prevedere il rimborso forfettario giacché l'Agenzia delle Entrate potrebbe contestarci la distribuzione di utili per mezzo di tale strumento.

La normativa è complessa e complicata, ma la possibilità di conseguire importanti risparmi fiscali sta proprio nel non lasciar niente al caso e cercare di detrarre dai ricavi quanti più costi possibili evitando di cadere in comportamenti illeciti che sarebbero pesantemente sanzionati dalle istituzioni italiane.

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